Buongiorno,
Qualche giorno fa, quasi per caso, parlando con degli amici e cadendo sempre nei soliti cliché, ci siamo addentrati nel tema disturbi alimentari, e più specificatamente abbiamo iniziato a parlare dell'anoressia, ossia quando proprio l'alimentazione sparisce, accompagnata da salute, ciclo mestruale e maniglie dell'amore, e la cosa mi ha particolarmente violentato il cervello, letteralmente, quasi più del tema "terrorismo" tanto in voga di questi tempi.
Intendiamoci, non è che non fossi a conoscenza di questi casi in cui il cibo diventa il peggior nemico di una persona, certo, ritenevo del tutto impensabile rinunciare a patatine fritte, pizza e dolci, ma ne ero a conoscenza, la cosa di cui non sapevo l'esistenza è di blogs pro ana (pro anoressia) e pro mia (pro bulimia), che spingono le ragazze, o meglio bambine con una prima scarsa di seno, ad abbandonare ogni forma di cibo, vivere d'aria, acqua e cocaina (la cocaina elimina il senso di fame), assecondando rigide regole del tutto ferree e folli.
Sconvolti? Io parecchio.
Sapete, quando avevo dieci anni, è nato il mio unico fratello, e probabilmente per compensare un po' di gelosia e il fatto che i miei genitori si dedicassero alla piccola bestiolina più che a me, è scattato nella mia testa una sorta di bisogno d'affetto, e fai gli ormoni che iniziavano a circolare, fai che mi consolavo a merenda con due pacchetti di biscotti, sono arrivata ad assomigliare ad un grizzly più che ad un leoncino, come era solito chiamarmi mio padre ( non ero obesa, ero cicciottella, ma essendo sempre stata una bambina minuta il cambiamento era evidente). Non ho mai fatto diete, solo ad un certo punto mia madre ha iniziato a a farmi mangiare sano, riempiendomi lo stomaco di cose genuine, di certo non mi facevo di coca a tredici anni o prendevo pillole che toglievano la fame a quattordici.
Quello che voglio dire è che non bisogna essere ipocriti, che un fisico longilineo, più o meno magro, piace, e piace a tutte noi; andare al mare con la pancia piatta, il sedere sodo e le gambe asciutte, è il desiderio di ogni donna, e ultimamente anche di qualche uomo, intendo quelli che si fanno la ceretta e indossano il costume attillato con qualche scritta sul didietro, ma ci passa un abisso dal volersi belli, atletici e sodi, al rovinarsi la salute pur di sfoggiare un set di costole appuntite o di clavicole sporgenti.
Certo, viviamo in una società dove si reputa fuori taglia la super modella statunitense Gigi Hadid e che decreta modello di stile di vita alcune blogger che dopo due foglie di lattuga, mezzo caffè amaro e tre sigarette si reputano sazie; la loro bilancia segna il peso di una bambina di otto anni, e il fatto che facciano foto in costume, mezze nude, non le rende belle, almeno ai miei occhi, solo parecchio malate e per nulla sexy, perché credo vivamente che non siano due ossa avvolte da uno strato sottile sottile di pelle a solleticare le fantasie di un qualsiasi uomo o donna.
E il fatto di avere tredici, quattordici, quindici anni e di seguire il decalogo dell'anoressica perfetta, digiunare per giorni, assumere solo acqua e cocaina, certamente rende queste ragazze malate e bisognose di cure, attenzioni, ma mostra anche un lato malato della nostra società, di una società, sbagliata, prettamente maschilista, che fornisce modelli femminili sbagliati, impossibili da eguagliare, che dovrebbero essere semplicemente esposti in un museo impedendo loro di avere il potere mediatico che invece hanno, non di certo emulati, manco avessero scritto la Divina Commedia, il loro Virgilio fosse Karl Lagerfeld e la loro Beatrice una 2.55 Jumbo.
E il fatto che tutti nel mese di settembre esprimessero un parere sulla corrente Miss Italia, e non mi riferisco agli attacchi per i suoi strafalcioni (che a mio parere non le tolgono il diritto di aver vinto non essendo le concorrenti a Oslo all'assegnazione dei Nobel), ma piuttosto a quelli per la sua bellezza, un po' androgina e poco convenzionale, ha reso tutta questa faccenda un interessante esperimento sociale che ha messo in evidenza quanto la nostra società sia abituata a giudicare belle ragazze minute, quasi invisibili, con un seno prorompente, probabilmente merito di una mano non divina, ma munita di bisturi, dai capelli lunghi e un viso regolare, e di quanto i socials possano diventare mezzi aggressivi di diffusione di "informazioni" futili e di poco conto.
Viviamo in questa società, dove tutti ci dicono che bisogna essere se stessi, che essere diversi è bello, ma che poi giudica, ciò che non è conforme agli standard, ciò che non adempie perfettamente i canoni decretati da chissà chi e a quindici anni certe leggi sociali sembrano inviolabili, da certi obblighi sembra impossibile scappare e digiunare, resistere ad ogni tentazione dettata dal cibo, assumere droghe, può sembrare la soluzione giusta, ma non lo è, non lo è affatto, perché il bello di vivere è poter essere liberi, e poter vivere veramente, intensamente, non di certo essere schiavi di qualche convenzione sociale, di qualche regola sociale folle e improponibile o di una torta troppo calorica.
Se vi trovate in questa situazione chiedete aiuto, chiedete un aiuto concreto alle persone che vi stanno vicino, se vi rendete conto di avere qualche disturbo alimentare dall'anoressia all'obesità ( perché adesso vanno di moda le modelle curvy che non sono altro che ragazze obese e ricordiamo che anche l'obesità è un disturbo alimentare, non una presa di posizione nei confronti di modelle schelettriche) passando per la bulimia, chiedete aiuto.
Lanciamo #Imbeautiful e condividiamo pensieri, fotografie, video, qualsiasi cosa per diffondere un messaggio importante.
Bisous B