E’ lunedì,
un grigio lunedì mattina di metà novembre.
Camilla
cammina veloce, facendosi largo tra studenti dal passo ciondolante e vecchiette
uscite di buon’ora per accaparrarsi la verdura migliore al mercato poco
distante.
E’ in
anticipo per la lezione, ma ha un appuntamento per un caffè con un amico e sa
che lui arriva sempre puntuale.
L’università
è così, tanti caffè, tante "pause-siga", che al liceo si facevano di nascosto,
tanta libertà, ma anche un po’ di smarrimento.
Camilla arriva
davanti al bar, ancora nessuna traccia di Luca, solo un gruppetto rumoroso
all’angolo, che cerca con inutile discrezione di farsi una canna, così di primo
mattino; allora si
guarda intorno, stringendosi nel suo maglione, perdendosi nei suoi pensieri,
passandosi nervosamente una mano tra i capelli e sorridendo ad una ragazza che sta
in corso di diritto privato con lei.
Abbassa lo
sguardo e poi lo rialza ed è un attimo; sembra che i suoi occhi si incantino su
un particolare irresistibile per lei, irrimediabilmente troppo significativo
per poterlo perdere ora.
E' un attimo che si aggrappa ai suoi ricordi, al suo cuore e lei non può farci nulla; e allora
Camilla continua a fissare quel ragazzo dall’aria sicura di se, dai capelli
spettinati e scuri, dagli occhi di un marrone caldo, quasi come il cioccolato
fuso, e profondi come l’oceano.
Sembra diverso eppure, per certi versi, sempre lo stesso.
Sente una
fitta di gelosia lacerarle il cuore, quando una ragazzina dall’aria un po’
snob, gli sfiora la spalla e gli sorride.
Lui continua
a parlare con un amico, mentre la ragazza lo mangia con gli occhi.
“Eppure”
Pensa Camilla “qualche anno fa non era così irresistibile” e sorride ed è
proprio in quel momento che lui si volta e non può fare a meno di scorgerla,
bella come sempre, con i suoi occhi grandi, di quel blu che si mischia al
grigio, con quei suoi capelli castani che sfiorano il rosso, avvolta in un
maglione di due taglie più grande, per sentirsi meglio, per sentirsi più
sicura, come stretta in un abbraccio.
E qualcosa
si muove ancora dentro di lui, anche se non si vedono da anni e tra di loro è
passato un fiume in piena che ha spazzato via qualsiasi cosa.
Camilla
abbozza ad un saluto impacciato e lui le sorride, ma non forzatamente, è uno di
quei sorrisi che ricordano il passato, uno di quelli che vorrebbero dire altro,
molto più di un ciao.
Allora lei
si volta e socchiude gli occhi e un fiotto di ricordi le scivola addosso come a
volerla investire…
Questi sono brani tratti da libri che hai scritto?
RispondiEliminaSei davvero molto brava!!!!
Un bacione
Daniela
ciao beatrice! mi piace un sacco il tuo blog e adoro questa storia! mille volte grazie per farmi rivivere il mio primo e unico vero amore! baci
RispondiEliminaciao giulia! ti ringrazio molto e sono felice che questa storia ti piaccia, è davvero importante per me :)
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