/Capitolo VI/
11 Agosto 2009
Giovanni sfreccia veloce nel traffico assonnato di quella metà di agosto, a bordo di un motorino mezzo scassato.
Sono quasi le nove e trenta e Camilla probabilmente è già fuori dall'enorme cancellata in ferro battuto, con una gamba appoggiata sul muretto bianco e i capelli che le accarezzano il viso abbronzato.
Giovanni sorride senza rendersene conto e accelera con il cuore che gli batte come un tamburo nel petto.
E infatti quando arriva davanti alla grande villa in via delle Rose, lei è proprio dove lui l'aveva immaginata, con un abitino bianco, quasi trasparente che lascia intravedere il costume azzurro cielo.
Ha gli occhi che ridono e le labbra che si allargano vedendolo.
"Sei pronta?"Le chiede lui emozionato, poi le porge il casco e le sorride.
"Dove l'hai preso?" Fa lei indicando il motorino sconvolta ma felice.
"Marco me l'ha prestato, dice che se gli facciamo un graffio ci ammazza"
Camilla ride e si sistema dietro di lui sul motorino.
Poi si appoggia delicatamente alla schiena di lui, poggiando la guancia sulla sua maglietta blu scuro, che profuma di bucato appena fatto e qualcosa le si muove piano nello stomaco, come delle farfalle svolazzanti o delle ballerine.
Giovanni mette in moto e Camilla chiude gli occhi, lasciando che l'aria le accarezzi il viso ed è felice, e niente può toglierle quella sensazione.
Dopo circa venti minuti arrivano al mare, il sole si bagna nelle onde blu e la spiaggia non sembra così affollata come si era aspettata Camilla.
Scendono e si sistemano quasi in riva, poi lei si leva il vestito e i sandali, restando solo in costume e guardando Giovanni sorridendo.
"Ci buttiamo?"
Lui annuisce, e lei corre in acqua, lui cerca di starle dietro ma non ci riesce, poi si ferma e la guarda per un momento nuotare ridicola tra le onde e se ne innamora ancora e ancora, poi prende coraggio e la raggiunge.
Giocano in acqua fino al pomeriggio, poi escono si asciugano, tempo di una focaccia e una coca-cola e poi sono ancora in mare.
Verso le quattro Camilla si sistema sul suo telo e Giovanni le si avvicina piano, la guarda, le sorride poi le stampa un bacio sulla guancia, le dice che è felice di stare li con lei e che non vorrebbe essere altrove.
Poi si scattano una foto, lui le sfiora dolcemente le guance con le dita incerte e con gli occhi tenta nuovamente di baciarla, però ha paura, anche se Camilla è lì, davanti a lui e vorrebbe stare con lui ancora e ancora.
Poi la riaccompagna a casa e le promette di passarla a prendere il giorno seguente.
Bravissima amore! sono fiera di te!
RispondiEliminaLa tua mamma
Grazie mamma! Ti voglio tanto tanto tanto bene
RispondiEliminaMi piace molto questo racconto! Sei davvero molto brava a scrivere! Però adoro anche i post come quello che hai pubblicato ieri, che parlano più di te!
RispondiEliminaContinua così!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Benedetta L
Grazie mille! Io adoro scrivere, è la più grande passione! Ma apprezzo molto post come quello di ieri, così ho deciso che metterò dei contenuti simili a quello ancora e ancora! Baciiii
RispondiEliminaFaccio i complimenti alla mamma per aver avuto una figlia così sensibile e brava nello scrivere! Complimenti!!!!!
RispondiEliminaMary
Ciao Mary! Ti ringraziamo entrambe, sei davvero gentile e molto carina, baciiiii
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