01 febbraio 2014

Le signorine non fanno le puzzette







Da bambina preferivo scorrazzare come una selvaggia nella fattoria dei miei nonni piuttosto che scaraventarmi in qualsiasi forma e/o tipo di vita sociale e bastava un capriccetto di troppo per convincere la mia nonna a farmi stare da lei.
Il problema era che lei avrebbe voluto una nipotina da portare in giro per negozi, da vestire di rosa e che amasse il giardinaggio tanto quando lei, mentre io, mettevo i miei stivaletti di gomma e in giardino andavo a cercare le lumache, avevo una predilezione per gli animaletti di plastica piuttosto che per le Barbie bionde e tanto per infierire sulla mia femminilità, già parecchio assente, gironzolavo con i miei cugini (tutti maschi) in sella alla mia bicicletta ignorando qualunque tipo di buone maniere.
Una selvaggia, si leggermente, poi alle elementari ho incontrato le mie attuali amiche, che sfogliavano giornaletti di moda praticamente nella culla e seppur continuando a tagliarmi (talvolta da sola) i capelli a caschetto, a malincuore, sono venuta a conoscenza di alcune regole di comportamento, obblighi assolutamente inviolabili, che avrei dovuto rispettare senza alcuna eccezione!

-Le signorine non fanno le puzzette e se gliene scappa una, deve profumare di rosa e gelsomino indiano.
-Le signorine non indossano stivaletti di gomma, ma scarpette di vernice.
-Le signorine non fanno polpette di terra essiccate al sole per poi lanciarle agli altri bambini.
-Le signorine non vanno allo stadio con papà la domenica e non guardano i Pokemon tornate da scuola.
-Le signorine preferiscono i trucchi della mamma ai libri di avventura del papà.
-Le signorine fanno danza classica.

Un incubo e una crudele ingiustizia! 
Ci sono bambine portate per tutte queste cose, a cui piace vestirsi di rosa e che amano riempire il proprio letto di pupazzi e bambole, scriccioli delicati a cui svolazzare  sulle punte di gesso piace pure, bene se le avessi qui davanti a me stringerei loro la mano, ma per quel che mi riguarda quando al saggio di danza mi mettevano in prima fila, mi continuavo a voltare per vedere cosa facevano le altre e una volta dopo una capriola complicata sono quasi finita giù dal palco, direttamente in braccio alla maestra.
Non ero la classica dolce bambolina, ero più una puffetta selvatica e quando facevo le puzzette non mi profumavano certo di rosa e gelsomino, quantomeno non gelsomino indiano!

Bisous B

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