25 febbraio 2014

Tamarri in vista



Quando una cenetta romantica si trasforma in una continua occhiata al tavolo vicino o, dopo solo un anno, non si hanno più argomenti di conversazioni o i vicini di tavolo appartengono ad un'ala estremista del partito sociopolitico dei tamarri.
Un'esperienza mistica quella che ho avuto qualche sera fa! 
Stavo cenando ad un ristorante con il mio ragazzo, quando entrambi ci voltiamo, richiamati da un sonoro rutto e i nostri occhi rimangono incollati a quella visione bestiale! 
Due individui incollati al piatto di pasta alla vongole che hanno davanti alla faccia, gomito selvaggio, ma proprio selvaggio, cappellino di Gucci e collanina d'oro lui, cintura enorme e giubottino bianco acceso lei.
Tamarri inside!
Io e il mio scandalizzato compare ci guardiamo per un attimo, quando il vichingo vicino alza la voce "Amo, quanto stanno?" Fa alludendo alla partita trasmessa in uno degli schermi alle sue spalle, e allora lei si sporge in avanti,  facendo la scarpetta nell'olio della pasta con i capelli lunghi.
 "Amo non vedo" E' la sua risposta dopo essersi nutrita le doppie punte sfibrate.
Non contenti della pasta, ordinano anche fritto misto e patatine, e manco il tempo di guardarsi negli occhi che entrambi i piatti sono vuoti!
Lui inizia a raccontarle, stravaccato sulla sedia, con la felpa alzata che lascia intravedere il fondo schiena, di quando ha fatto a botte con un tale Donald, e lei lo guarda sempre mantenendo il gomito wild sul tavolo ormai ridotto ad un cumulo di briciole, macerie e capelli (perchè vi giuro ce n'erano almeno cinque sulla tovaglia quando la giovane fanciulla ha abbandonato il suo trono).
La loro cena si conclude con un'occhiata a noi due e ad un "Mi fai passare?" e noi allibiti spostiamo le sedie e li lasciamo andare, liberi, selvaggi, proprio come i loro gomiti! 


Bisous B

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