25 novembre 2013

Camilla's diary


                                               /Capitolo I/





E’ lunedì, un grigio lunedì mattina di metà novembre. 
Camilla cammina veloce, facendosi largo tra studenti dal passo ciondolante e vecchiette uscite di buon’ora per accaparrarsi la verdura migliore al mercato poco distante.
E’ in anticipo per la lezione, ma ha un appuntamento per un caffè con un amico e sa che lui arriva sempre puntuale.
L’università è così, tanti caffè, tante "pause-siga", che al liceo si facevano di nascosto, tanta libertà, ma anche un po’ di smarrimento.
Camilla arriva davanti al bar, ancora nessuna traccia di Luca, solo un gruppetto rumoroso all’angolo, che cerca con inutile discrezione di farsi una canna, così di primo mattino; allora si guarda intorno, stringendosi nel suo maglione, perdendosi nei suoi pensieri, passandosi nervosamente  una mano  tra i capelli e sorridendo ad una ragazza che sta in corso di diritto privato con lei.
Abbassa lo sguardo e poi lo rialza ed è un attimo; sembra che i suoi occhi si incantino su un particolare irresistibile per lei, irrimediabilmente troppo significativo per poterlo perdere ora.
E' un attimo che si aggrappa ai suoi ricordi, al suo cuore e lei non può farci nulla; e allora Camilla continua a fissare quel ragazzo dall’aria sicura di se, dai capelli spettinati e scuri, dagli occhi di un marrone caldo, quasi come il cioccolato fuso, e profondi come l’oceano. 
Sembra diverso eppure, per certi versi, sempre lo stesso.
Sente una fitta di gelosia lacerarle il cuore, quando una ragazzina dall’aria un po’ snob, gli sfiora la spalla e gli sorride.
Lui continua a parlare con un amico, mentre la ragazza lo mangia con gli occhi.
“Eppure” Pensa Camilla “qualche anno fa non era così irresistibile” e sorride ed è proprio in quel momento che lui si volta e non può fare a meno di scorgerla, bella come sempre, con i suoi occhi grandi, di quel blu che si mischia al grigio, con quei suoi capelli castani che sfiorano il rosso, avvolta in un maglione di due taglie più grande, per sentirsi meglio, per sentirsi più sicura, come stretta in un abbraccio.
E qualcosa si muove ancora dentro di lui, anche se non si vedono da anni e tra di loro è passato un fiume in piena che ha spazzato via qualsiasi cosa.
Camilla abbozza ad un saluto impacciato e lui le sorride, ma non forzatamente, è uno di quei sorrisi che ricordano il passato, uno di quelli che vorrebbero dire altro, molto più di un ciao.
Allora lei si volta e socchiude gli occhi e un fiotto di ricordi le scivola addosso come a volerla investire…

3 commenti:

  1. Questi sono brani tratti da libri che hai scritto?
    Sei davvero molto brava!!!!
    Un bacione

    Daniela

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  2. ciao beatrice! mi piace un sacco il tuo blog e adoro questa storia! mille volte grazie per farmi rivivere il mio primo e unico vero amore! baci

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  3. ciao giulia! ti ringrazio molto e sono felice che questa storia ti piaccia, è davvero importante per me :)

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